Pregiato frutto coltivato nel Roero, nell’Albese e in valle Grana, nel Cuneese. La produzione della pera Madernassa rappresentava una nicchia nella frutticoltura di questi luoghi.
Da una pera in passato considerata rozza e un po’ primitiva – forse per via del suo incrocio naturale tra la varietà Martin Sec e un’altra cultivar selvatica – nasce oggi un sistema di coltura attento che negli ultimi anni ha toccato vertici di produttività e di qualità un tempo inimmaginabili.
La pera Madernassa è strettamente legata all’ambiente in cui è nata e coltivata, quindi ne rispetta l’equilibrio naturale e il substrato sociale; è per questo una garanzia di biodiversità per il suo territorio. Considerata PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale – la Madernassa è sana perché meno trattata; e proprio la ricerca scientifica sta dimostrando come l’antica saggezza alimentare della cucina tradizionale (che la esalta tra le pietanze migliori) abbia precorso i moderni criteri di una corretta alimentazione.
I sistemi di potatura e di raccolta sono tali da favorire un’ampia ed efficace percezione della luce del sole, al fine di mantenere alta la qualità e le caratteristiche dei frutti. La raccolta ha inizio indicativamente nel mese di settembre e termina nel mese di novembre, tenuto conto dell’andamento stagionale e delle condizioni ambientali.
Descrizione
L’albero è vigoroso, rustico, molto fertile, soggetto ad alternanza produttiva nei vecchi impianti o in quelli innestati su franco. Fioritura in epoca medio-precoce. Varietà partenocarpica (produce anche frutti senza semi).
Il frutto è di dimensioni medie o medio-piccole, piriforme, abbastanza regolare, lievemente appiattito alle due estremità, con picciolo medio-lungo, sottile, inserito in una piccola cavità, buccia sottile piuttosto ruvida, rugginosa, verde giallognola, soffusa di rosso pallido, con molte lenticelle irregolari, torsolo piccolo, polpa bianco-giallognola-chiara, croccante, poco granulosa, leggermente profumata, di sapore dolce e leggermente tannico.
Un frutto pesa in media 150 gr. I frutti presentano buona o discreta conservabilità .
Tour & Degustazioni
Per approfondire la conoscenza di questo prodotto suggeriamo la visita a:
Azienda Agricola Borgogno Rivata
Località Sotteri n. 4, 12050 Guarene (Cuneo), Italy
Mail: info@borgognorivata.com
Tel: +39 366 31 80 873
Click qui per la mappa (30 km per mezz’oretta d’auto)
Si tratta di un’azienda a carattere misto: oltre alla produzione di vini, coltiva cereali e frutta, tra cui naturalmente la pera Madernassa con la quale produce il Sidrè, il primo e unico sidro di pere che è anche il nostro aperitivo di benvenuto.
Le degustazioni comprendono, oltre ai vini, anche un bicchiere di Sidrè e l’assaggio di altri prodotti aziendali come la pera Madernassa cotta, le nocciolee frutta fresca di stagione, più altre tipicità locali come salumi, affettati, formaggi, focaccia e grissini
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Sagre & Fiere
Pere da Bere: 25 – 27 ottobre 2019
A Guarene (CN) grande kermesse dedicata a questo frutto
Caratterstiche nutrizionali
Le pere hanno poche calorie (30-35 kcal per 100 g), sono ricche di fibra insolubile e contengono invece una discreta quantità di potassio. Hanno un indice di sazietà piuttosto elevato e quindi sono indicate negli spuntini o per concludere un pasto poco saziante.
In cucina
Per la sua nota consistenza la Madernassa è particolarmente adatta alla cottura. se ben matura, inoltre, è ottima anche da gustare fresca, in special modo quando viene accostata a formaggi ad alta stagionatura.
Ottime e rinomate le pere Madernassa al vino, o, sciroppate, ridotte a composta o cognà.
Con le Madernasse si preparano deliziosi dolci tra cui crostate e biscotti, e per la loro caratteristica polpa sono adatte ad accompagnare insalate o carni arrosto o in umido.
Storia
Scrive il prof. Raffaele Carlone sul periodico L’Italia Agricola: <<La Madernassa fu descritta la prima volta da Cavazza (1908) che ne magnificò la rusticità, la produttività e la lunga vita. […]
Venne poi menzionata nella Pomologia del Pomon (1916) in cui si faceva rilevare la diffusione della varietà non soltanto in Piemonte ma anche fuori regione.
Soltanto nel 1927 la varietà venne però portata all’attenzione dei frutticoltori al Congresso di Frutticoltura di Lugo in cui ne veniva consigliata l’adozione anche in altre zone dell’Italia settentrionale.
La pianta madre nacque da un seme caduto per caso in un appezzamento della cascina Gavello della Borgata Madernassa su di una collina posta tra i paesi di Guarene e di Castagnito.
Quando cominciò a portare i primi frutti il proprietario ne apprezzò subito la bontà e, quando l’albero si dimostrò rustico e vigoroso, la propagò sovrainnestandola su alcuni peri che erano presenti in azienda.
Ben presto i pregi colturali e commerciali della varietà furono conosciuti dai vicini che la moltiplicarono nei loro poderi e di qui la cultivar si diffuse in tutto il territorio dell’albese. In un primo momento la varietà fu conosciuta con il nome di Gavello e solo in seguito venne indicata con il nome di Madernassa: si può stabilire con relativa approssimazione anche la sua data di nascita se si pensa che la pianta madre fu abbattuta nel 1914 ed aveva circa 130 anni. […]
E’ opinione diffusa che derivi da incrocio naturale della cultivar Martin Sec con il selvatico.>>
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