L’istituzione del Civico Museo Storico Archeologico Giuseppe Gabetti, risale agli anni Settanta del secolo scorso, a seguito della scoperta occasionale, a San Quirico, di un piccolo nucleo di sepolture di età romana. Tra cui una tomba ad incinerazione, con ricco corredo di vetri e ceramiche fini databili al I secolo d.C. La località era già nota nel XVII secolo per alcuni ritrovamenti epigrafici.
Il museo, inaugurato nel 1983 è intitolato al doglianese Giuseppe Gabetti (1886-1948), noto germanista. Il museo ha visto aumentare nel corso degli anni le sue collezioni con la collaborazione dei cittadini. Diverse sono, infatti, state nel tempo, le segnalazioni e donazioni di reperti di carattere storico e archeologico. Tra cui una importante testa in arenaria databile alla media età del Ferro già inserita nelle vecchie mura di Dogliani.
Da sempre ospitato nello storico edificio del Palazzo Comunale, oggi l’ allestimento trova una sede più ampia nei locali posti al primo piano. Già pertinenti ad un’ala presumibilmente di origine secentesca del complesso monastico del Convento del Carmine.
Il percorso museale, corredato da pannelli illustrativi con testi in italiano e in inglese, è dedicato al popolamento di Dogliani e del suo comprensorio, nelle diverse epoche storiche: dalla preistoria fino all’età romana. Numerosi sono poi riferimenti al periodo medievale. Il Museo è articolato in quattro sale.
Percorso museale
La prima sala – un lungo ambiente a volte ribassate – si apre con la sezione paleontologica, che illustra l’evoluzione geologica del territorio attraverso una serie di fossili provenienti dalla vallata del Rea. Per poi passare alle fasi preistoriche e protostoriche (Neolitico,età del Bronzo ed età del Ferro), documentate da asce in pietra verde e in bronzo, oltre che da ceramica di impasto rinvenuta presso le Pile di Valdibà e dalla testa in arenaria da Dogliani databile alla media età del Ferro. Alla fase della romanizzazione (I secolo a.C.) e alla prima età imperiale romana (I d.C.) si riconducono alcuni corredi provenienti dalla necropoli di Carrù che, insieme alla stele funeraria di Caio Annio Celere, ritrovata a San Quirico nel 1660, aprono un ampio sguardo anche sulla viabilità dell’alta valle del Tanaro attraverso la documentazione epigrafica.
Le altre sale sono dedicate ai rinvenimenti a Dogliani e nel Doglianese che in età romana apparteneva amministrativamente al territorio della vicina città di Augusta Bagiennorum. Il ricco corredo di vetri proveniente dalla sepoltura di San Quirico. La ricostruzione didattica offre al visitatore un’esemplificazione delle tipologie di sepolture in uso presso i Romani.
Una sala, attrezzata per ospitare convegni, conferenze e presentazioni multimediali, propone una serie di pannelli dedicati alle realtà museali esistenti nelle provincie di:
- Cuneo: Alba, Bra, Bene Vagienna e Borgo San Dalmazzo:
- Alessandria: Libarna, Acqui Terme, Ovada e Villa del Foro;
- Asti;
al fine di illustrare al visitatore la varietà dei percorsi archeologici che caratterizzano il Piemonte meridionale.
Info per una visita
- Aperto solo su prenotazione
- Ingresso: gratuito
- Museo civico storico archeologico G.Gabetti – 1° piano del Palazzo Comunale in Piazza San Paolo 10 – 12063 Dogliani CN
- Tel. Ufficio Turistico: +39 0173 742573; Comune Dogliani: +39017370107; Biblioteca Civica +39017370210
- E-mail: biblioteca.dogliani@gmail.com; turismo@comune.dogliani.cn.it
Mappa
400 metri, 6 minuti a piedi