Organizzate ogni due anni, le mostre d’arte della Fondazione Ferrero di Alba costituiscono occasioni uniche per ammirare opere di artisti importanti.
Opere, di norma, difficilmente fruibili tutte insieme, perché appartenenti a istituzioni culturali diverse: musei, gallerie d’arte, collezioni private, ecc. in Italia ed all’estero. Queste mostre sono quindi anche l’occasione per ricostruire il percorso artistico dei vari autori presentati. Per dirla come il sindaco di Alba a proposito di:
…mostre che sottraggono l’arte ai musei, alle case dei collezionisti, agli atelier degli artisti e la rendono accessibile a tutti. …
La Fondazione Ferrero dedica la mostra, di questo 2016, a Giacomo Balla. Uno dei fondatori e principali esponenti del movimento futurista, che pochi ricordano avere radici piemontesi. Prima di trasferirsi a Roma, Balla visse infatti a Torino, dove nacque nel 1871. All’Accademia Albertina della città sabauda studiò arte, e qui conobbe artisti come il pittore Pelizza da Volpedo e lo scrittore Edmondo De Amicis.
L’esposizione (curata da Ester Coen con la collaborazione scientifica della GAM di Torino e della Soprintendenza Belle Arti del Piemonte sia per la realizzazione sia per le attività educative ad essa collegate) mette insieme 100 opere in arrivo dalle più prestigiose collezioni pubbliche e private del mondo.
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La Mostra
E’ articolata in sezioni tematiche:
- il realismo sociale e la tecnica divisionista;
- le compenetrazioni iridescenti e gli studi sulla percezione della luce;
- l’analisi del movimento e il futurismo.
Nelle opere che seguono il primo apprendistato torinese, lo sguardo penetra la realtà dolorosa e crudele delle classi ai bordi della società. Un ampio numero di opere documenta questa fase – tra fine ottocento e primi novecento – durante la quale, in parallelo a temi tra sofferenza e alienazione, l’artista svilupperà un’altissima sensibilità tecnica, le cui origini affondano nel divisionismo piemontese. La pennellata ricca di filamenti luminosi, il forte contrasto tra chiari e scuri, la scelta di tagli prospettici audaci ed estremi rappresenterà per i futuri aderenti al Manifesto del Futurismo un modello unico e straordinario da seguire.
La mostra evidenzia poi l’adesione alla poetica del Futurismo. Dal realismo dei primi dipinti si assiste alla trasposizione dei precedenti principi compositivi nella materia dinamica e astratta delle Compenetrazioni iridescenti a larghi tasselli cromatici, alla ricomposizione della nuova realtà in movimento nelle Linee di velocità. In un progressivo avvicinamento ai segni matematici puri: verticale, diagonale, spirale, il linguaggio di Balla scopre nuove categorie della rappresentazione nei suoi parametri primari, nell’amplificazione del fenomeno fisico, isolato, sezionato e inquadrato in tutta la sua verità di materia vibratile.
Una visione capace di attingere alle massime profondità, ma di sfondare anche i limiti della cornice, in un gioco di rilancio verso la vita.
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Le opere
Appartengono a prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed estere e sarà possibile ammirare capolavori straordinari, difficilmente concessi in prestito. Solo per accennarne alcuni:
- il Polittico dei viventi, nella sua completezza, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e dall’Accademia di San Luca di Roma,
- La mano del violinista dalla Estorick Collection di Londra,
- la Bambina che corre sul balcone dal Museo del Novecento di Milano,
- il Dinamismo di un cane al guinzaglio dalla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo,
- il Volo di rondini del Museum of Modern Art di New York,
- la Velocità astratta + rumore in prestito dalla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, accostata alla Velocità astratta.
- L’auto è passata della Tate Modern di Londra,
- un’Automobile in corsa proveniente da The Israel Museum of Gerusalemme.
Info
Date: 29 ottobre 2016 – 27 febbraio 2017
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 15 – 19 – sabato, domenica e festivi ore 10 – 19 – martedì chiuso – giorni di chiusura: 24, 25, 31 dicembre 2016, 1° gennaio 2017
Fondazione Ferrero: ufficio stampa 346 3325466 0173 295094 ufficiostampa@fondazioneferrero.it – www.fondazioneferrero.it
Dove
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